Orto del Sorriso

07.06.2023

L'Orto del Sorriso è un progetto che ha lo scopo di valorizzare, in una logica di coinvolgimento locale e sociale, i terreni messi a disposizione dalla diocesi di Ancona-Osimo, all'interno del Centro Pastorale in via del Castellano 40, Ancona, al fine di favorire l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati o in difficoltà economica. L'Orto ogni giorno offre prodotti freschi e genuini, coltivati con passione e dedizione da persone che hanno voglia di rimettersi in gioco.

Il progetto è partito da poco più di un anno, grazie alla collaborazione con Caritas Jesi, e vede l'impegno di due dipendenti, cinque inserimenti e una decina di volontari. Dal mese di aprile 2022 è anche aperto un punto vendita all'interno del Centro Pastorale aperto dal martedì al sabato.

All'Orto del Sorriso si coltiva in maniera naturale, e la terra diventa un luogo di incontro, di scambio e di crescita personale. Lavorando la terra insieme, prendendosi cura delle piante, accudendo gli animali le distanze si annullano e il passato di ognuno scompare per fare spazio ad un presente condiviso. In questa ottica l'orto diventa un luogo di animazione comunitaria. Un luogo da vivere, da frequentare, un luogo dove ogni singolo ortaggio nasce dal lavoro condiviso. Il parco è anche un luogo da conoscere e da visitare. Ogni anno molti gruppi vengono a scoprirlo e vivono esperienze di servizio.

Una Storia

Aiutare chi ha bisogno

L'esperienza di marco la passione per il verde e le relazioni umane

Vi proponiamo il racconto di Marco, che ha scelto di impegnarsi in Caritas mettendo a disposizione le sue competenze e le sue attitudini.

Sono Marco, sono in pensione da circa 2 anni dopo tanti anni di lavoro come dirigente per organizzazioni e piccole imprese artigianali e commerciali. Dopo la pensione stavo riprogettando il mio futuro sono approdato al mondo del volontariato in Caritas. Devo dire che il servizio per me non è una novità assoluta: ho sempre svolto una sorta di "volontariato ambientale ed ecologico" tramite alcune organizzazioni che si occupano della piantumazione degli alberi.

Con la pensione mi sono trovato ad avere tanto tempo libero che volevo impegnare in maniera utile e proficua mettendomi a servizio degli altri.

Ho deciso di farmi avanti in Caritas dopo aver sentito alcuni conoscenti che svolgevano servizio in Mensa e in Casa Zaccheo.

Devo dire che non ho trovato delle porte aperte ma spalancate, ho scoperto un bel gruppo di persone e ho notato fin da subito una grande attenzione alle persone che si trovano in difficoltà.

In Caritas diocesana sono presenti tanti servizi che si rivolgono a persone diverse e rispondono a bisogni differenti.

La mia passione per la cura degli alberi e del verde, il mio interesse verso la terra, l'agricoltura non industriale e il giardinaggio mi hanno portato a sceglierne subito uno.

Ho iniziato il mio volontariato alla fine del 2021 presso quello che poi è diventato l'"Orto del Sorriso".

Si tratta del progetto di ecologia ambientale e umana, nato dalla Caritas diocesana di Jesi nel 2015 e condiviso anche da quella di Ancona-Osimo nel 2022.

In questo ambiente si crede profondamente nella potenzialità delle persone, soprattutto di quelle più fragili che, nei campi, con l'aiuto di educatori e volontari, partecipano a percorsi di inclusione sociale e lavorativa, con l'obiettivo di ritrovare la propria autonomia.

"Nell'orto lavorano persone con diversi passati alle spalle. Tra tutti noi c'è una relazione piena, empatica. Alcuni vengono dal carcere… se non me lo dicevano io proprio non me ne sarei mai accorto! Siamo tutti uguali davanti alla terra!"

Faccio servizio all'orto un paio di volte a settimana. È veramente gratificante piantare un seme e, dopo qualche tempo, raccoglierne i frutti.

Nel punto vendita compro anche la frutta e la verdura per casa. Mi riempie di soddisfazione dire "questi sono i prodotti che abbiamo coltivato noi".

Dopo qualche mese di presenza all'orto mi hanno proposto di occuparmi anche dei "pasti a domicilio". Si tratta di un servizio completamente diverso e ho accolto con entusiasmo questa possibilità!

Tramite questa progettualità, ogni giorno due volontari portano un pasto completo (e abbondante) ad alcune persone del territorio, prevalentemente anziane o non autosufficienti, seguite dalla Caritas e dai Servizi Sociali del territorio.

Oltre a portare il pasto il cuore di questo servizio è il contatto con queste persone. Spesso si tratta dell'unico rapporto umano della giornata! Ciò ci consente di favorire il più possibile la permanenza degli anziani nel proprio domicilio e di verificare le condizioni generali della persona o di segnalare eventuali problematiche o bisogni.

Rimango sempre molto colpito dal senso di gratitudine che queste persone trasmettono con gli occhi nel momento della consegna del pasto.

Ricordo che una signora che, dopo aver consegnato il pasto, quasi con timore mi ha chiesto una mano nel sintonizzare il nuovo decoder della TV. Erano giorni che non riusciva a guardare più nessun canale!

Oppure una donna che, nel condominio di un anziano a cui abbiamo portato il pasto, mi ha chiesto se potevo dare un'occhiata alla caldaia, non aveva commutato da estate a inverno. È bastato veramente poco!

Prima di salutarci chiediamo a Marco una parola che caratterizzi la sua esperienza in Caritas. Dopo averci pensato un pochino ci dice "concretezza": ho visto fin da subito segni concreti attraverso i quali si rende visibile l'impegno della nostra diocesi a servizio dei bisogni del territorio.